Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

432522
Angelo Mosso 50 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

Sulle Alpi non si era mai lavorato a tale altezza, diceva Maquignaz. Era, credo, nel 1867, e la capanna fu costruita a 4114 metri. Tutte le guide di

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Vediamo che dopo 6 minuti di riposo era già tornata come prima la frequenza del respiro: mentre il polso era sempre celere anche dopo 20 minuti.

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Era un ragazzo venuto a piedi da Compiègne a Parigi in due giorni e che sentendosi sfinito si era presentato allo spedale. Il giorno dopo con grande

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era stato grande lo strapazzo del cervello, altrettanto era minore la sensibilità della pelle.

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"Il secondo fratello Alfonso, diciannovenne, piuttosto esile fino all'età di 17 anni, s'era dopo sviluppato rapidamente. Era un ragazzo ben

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era del 50 %. La prima parte della salita era però alquanto più ripida. Quivi ho fatto delle esperienze con passo ordinario e con passo rapido e anche

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La guida Lochmatter fece questa salita di 100 metri in 3',45". Egli mi disse che era il massimo che si potesse durare e che il doppio di strada era

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Dopo 40 minuti che il piede sinistro era in questa posizione levai il miotonometro che teneva sollevato il piede, ma la punta del piede non tornò

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"Dormii subito e passai una notte tranquilla, al mattino tutto era scomparso e persisteva un'addolenzatura come quella che si prova di solito dopo

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Il tempo, che era stato prima capriccioso, si era fatto bello, e ci aiutava ad installarci bene. I raggi caldi del sole ci consolavano in mezzo alla

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Dopo 4 minuti il respiro era tornato alla frequenza di prima: i movimenti del cuore si fecero normali solo dopo 20 minuti.

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Il giorno successivo 5 agosto alle ore 9.40 lo invito a fare una esperienza coi manubri poco dopo che si era alzato dal letto:

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La temperatura del suo corpo per uno sforzo supremo si era alzata di pochi decimi di grado, e dopo un quarto d'ora, malgrado una leggera emozione

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Ore 9.24, dopo aver letto una lettera che era giunta alla capanna il giorno precedente e che egli aspettava con desiderio. Temperatura 36°,5. Polso

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sangue di Zurbriggen pochi mesi dopo che era sceso dall'altezza di 6888 metri e trovai che il suo sangue era normale. Il numero dei corpuscoli, la

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l'affluenza dei forestieri era cessata, per cui pochissimo era il lavoro, tanto più che quasi tutti godevano ottima salute. Mi trattenni solo una diecina

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Era già l'idea primitiva di Saussure questa di dare grande importanza alla contrazione dei muscoli nella produzione del male di montagna.

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"Tutte le persone sentivansi bene quando erano comode ed immobili; la sete era piccola, ed il vino non piaceva. Il polso era notevolmente più

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"Alle sette di sera tutta la comitiva era ritornata a Zermatt in ottime condizioni.

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Maquignaz era un uomo modesto. In tutto quel giorno che fummo insieme se non l'interrogavo non mi avrebbe neppur detto che la stessa ascensione fatta

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Questa spedizione era stata organizzata dall'ingegnere Imfeld incaricato di costruire l'osservatorio del Monte Bianco, sotto la direzione di Janssen

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La frequenza media del respiro era di 20 a 28. Il polso era accelerato in tutti. Egli-Sinclair aveva da 85 a 06 pulsazioni; Guglielminetti da 72 a 84

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La quantità di orina era scemata di 900 grammi al giorno, ma essi bevevano meno che in basso. Il dinamometro non indicò differenza nell'energia dei

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La notte dormo poco e male. La vecchia serva Maria dei Grands-Mulets, dopo avermi raccontato che il signor Rothe era tanto allegro e faceto, mi aveva

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Il dott. Jacottet era un giovane tarchiato e robusto: quando, pochi giorni dopo, mentre tornavo in Italia, lessi sui giornali che era morto il 2

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Egli aveva nella sua comitiva un collega del quale non era molto sicuro. Questa preoccupazione grave, dice lui, gli tagliò le gambe e si sentì subito

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Abbiamo pure cercato se la combustione era perfetta, e trovammo che era tale, ma non mi fermo oltre in questo argomento perchè il lettore che

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temperatura esterna era 27° mentre che alla Capanna Gnifetti era solo 10°, si potrebbe credere che tale differenza nel respiro dipendesse dalla

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Finalmente arrivammo sotto il Colle dell'Olen; il respiro era affannoso, il cuore batteva così forte che mi dava molestia il sentirlo picchiare

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Partimmo il 15 febbraio di domenica all'una antimeridiana. Quando siamo partiti dall'albergo dell'Olen la temperatura dell'aria era — 5°.

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intermedie per l'acclimamento, presentarono il fatto curioso che in entrambi il respiro era meno frequente che a Torino, ma era più grande il valore

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incomodo che fosse rimasto al signor Kolbe era di non poter far bene il boccone e deglutire come al solito. Non cercammo se ciò dipendeva da una

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motore a gas. Per la sua forma questo ventilatore era simile a quelli che si adoperano nelle fonderie e nelle fabbriche per generare una corrente forte di

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Nel dott. Perrod misurai la temperatura della pelle sulle guancie con un termometro speciale fatto per queste misure; alla superficie della pelle era

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Il respiro suo normale alle ore 3,25, dopo un'ora che stava seduto vicino alla campana, era 20 al minuto. Fino a 380 mm. stette bene. Improvvisamente

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, la pressione esterna era 740 mm.). Il respiro che era prima 28 a 30 in 1 minuto, era sceso a 22 e 24. Il polso invece crebbe da 80 ad 89 in 1 minuto.

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Per essere sicuri che la corrente dell'aria era sufficiente al respiro, avevamo messo un contatore che misurava la quantità d'aria la quale penetrava

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Appena mi accorsi che la luce era troppo viva e che non era possibile un raffronto colle esperienze di Torino, pensai che potevo fare egualmente uno

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La sera accendevo due candele nella tenda per leggere o scrivere e la temperatura, se non c'era il vento, cresceva da 0° a 7° od 8°. In seguito a

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" La irregolarità nella frequenza e nella ampiezza dei movimenti respiratori era evidente. Mi sono assicurato con ripetute osservazioni che la

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polso era debole e filiforme. Avrei potuto tentare di scrivere il polso coll'idrosfigmografo del prof. A. Mosso che avevamo con noi nella capanna Regina

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Il giorno appresso il ciclone era quasi rimasto nel medesimo luogo, mentre l'area di alta pressione si era notevolmente spostata verso est, quindi

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Sarteur era uno dei più robusti giovani della nostra carovana. Il mattino di buon'ora era partito in compagnia del soldato Solferino, dalla Capanna

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Tyndall racconta che quando salì la prima volta sul Monte Bianco era così spossato che giunto vicino alla vetta si coricò sopra la neve e si

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dopo lo lasciammo all'Albergo del signor Thedy in Gressoney. Era un cane volpino della razza più comune, che certo non aveva visto mai le montagne

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Il polso alla radiale era divenuto impercettibile. Dovetti contarlo al collo. Era 108. Respiro 32. Temperatura 37°,7.

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Dopo 15 minuti che era fermo divenne pallido. Temendo uno svenimento gli chiesi come stava, ed egli disse che si sentiva meno bene di prima, che era

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Il giorno 13 agosto, 24 ore dopo che il soldato il soldato Oberhoffer era giunto alla Capanna Regina Margherita scrivo il polso coll'idrosfigmografo

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a posto, il soldato mi dice che si sente male: infatti è pallido e piega la testa sulle spalle. Era uno svenimento. Subito levo le dita

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additarci la buona strada. Intrepido come egli era, andava solo avanti. Era il primo tentativo che facevamo senza guida sul ghiacciaio. Uno della carovana

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